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mercoledì 17 dicembre 2014

I difetti del nostro segno zodiacale

Ariete: impulsivo. Decide con la pancia e pensa poco alle conseguenze. Però è leale e non porta rancore. Toro: possessivo. Sia che si tratti di persone, che di cose. Non è bravo a dominare gli istinti e, talvolta, può diventare prepotente. Parecchio. Gemelli: volubile. Si arrabbia facilmente e cambia umore nel giro di un nanosecondo. È molto bravo a mentire, ma, se vuole, sa anche dire la verità. Pure quella che fa male. Cancro: permaloso. Ma sa essere anche affettuoso, romantico, malinconico. In amore non è tanto fedele. Se vi tradisce, vuol dire che non siete la persona giusta per lui. La persona giusta non la tradisce mai. E manco gli amici. Leone: presuntuoso. Crede di sapere tutto e quindi vuole sempre avere ragione. Per andarci d’accordo è bene abbassare le penne. Ah, è pure un bel po’ egocentrico. A tratti nerd. In senso buono. Vergine: mania del controllo. Parla poco e solo con chi vuole lui e solo se è dell’umore giusto. Se a una Vergine gira male, è bene tenersene alla larga. Generosi? Insomma. Diciamo di no. Bilancia: perfezionista, a tratti intollerante. Ama la comodità e non sa delegare (crede che sia l’unico in grado di saper fare le cose). Abbiate pazienza quando non è paziente. Scorpione: sospettoso. Ma anche permaloso di brutto. Essendo molto ambizioso, è orgoglioso ed è difficile criticarlo. Non lo criticate troppo. Amatelo così com’è. Visto che, se riuscite a tirarlo fuori, lo scorpione ha un cuore di panna delizioso. Con uno scorpione accanto, non vi annoiate mai. Sagittario: ingenuo. È ancora convinto che la vita sia bella e la gente sia buona. Spesso resta fregato. Fidanzarsi con un sagittario è un rischio: la sua voglia di libertà, prima o poi, prenderà il sopravvento. Capricorno: testardo e ambizioso fino all’inverosimile. È misantropo e si sente al centro del mondo. È capriccioso ed esigente. Ma ha anche dei lati positivi. Scopriteli da soli e fateceli sapere. Acquario: folle, incostante. È un po’ come Alice che vive nel paese delle meraviglie. Si annoia facilmente quindi cerca sempre stimoli nuovi. Sarà pure poco affidabile, ma stare con un acquario è bello. Sempre che riusciate a incastrarlo. Pesci: memoria corta. Il pesci vive nel suo mondo incantato. Ascolta poco, pensa tanto. Cambia idea all’improvviso. Fa diversi capricci ma in fondo lo zodiaco non potrebbe fare a meno di lui.

giovedì 11 dicembre 2014

Abbracciare il dolore

“Quando i blocchi di dolore, di dispiacere, rabbia e disperazione si fanno più forti e più grossi, premono per salire nella coscienza mentale, nel soggiorno a reclamare la nostra attenzione. Essi desiderano emergere, ma noi non li vogliamo, perchè ci fanno stare male solo a vederli. Non avendo nessuna voglia di affrontarli, usiamo riempire il soggiorno con altri ospiti: prendiamo in mano un libro, accendiamo la tv, andiamo a fare un giro in macchina… qualunque cosa pur di tenere occupato il soggiorno. Abbracciare il tuo dolore e il tuo dispiacere con l’energia della presenza mentale è esattamente come massaggiare la coscienza invece che il corpo. Quando togli l’imbargo e i blocchi di dolore affiorano ti tocca soffrire, almeno un po’, non c’è modo di evitarlo. Occorre imparare ad abbracciare questo dolore. Dopo che avrai abbracciato per qualche tempo i tuoi dolori, essi torneranno in cantina e si ritrasformeranno in semi. Se invitiamo il seme della paura ad uscire allo scoperto, siamo anche meglio equipaggiati per prenderci cura della rabbia. E’ la paura a generare la rabbia: quando hai paura non sei in pace e questo tuo stato diventa il terreno dove la rabbia può crescere. La paura si fonda sull’ignoranza, mancanza di chiara comprensione. Immergi quotidianamente la tua rabbia, la tua disperazione, la tua paura in un bagno di presenza mentale: la pratica di invitare i semi ogni giorno per abbracciarli è molto salutare. Dopo svariati giorni o settimane di questa pratica, avrai generato una buona circolazione nella tua psiche. La presenza mentale lavora come un massaggio delle formazioni interne, dei tuoi blocchi di sofferenza. Questi devono poter circolare liberamente, dentro di te, possono farlo soltanto se non ne hai paura. Se impari a non avere paura dei tuoi nodi di sofferenza, puoi imparare anche ad abbracciarli con l’energia della consapevolezza e a trasformarli.” La consapevolezza è soprattutto la capacità di saper riconoscere la presenza di un oggetto di percezione senza prendere posizione, senza giudicarlo,desiderarlo o disprezzarlo. Per esempio,mettiamo di avere una zona del corpo dolente:con la consapevolezza noi prendiamo semplicemente atto di quel dolore. E’ un genere di preghiera molto diverso a quello a cui forse sarete abituati, ma anche sedere in meditazione ed essere semplicemente coscienti di quel dolore significa pregare