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giovedì 29 dicembre 2016

Le quattro leggi

In India insegnano “le quattro leggi della spiritualità”.

La prima dice: “la persona che arriva è la persona giusta”, cioè nessuno entra nella nostra vita per caso, tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi, ci sono lì per un motivo, per farci imparare e progredire in ogni situazione.

La seconda legge dice: “Quello che succede è l’unica cosa che sarebbe potuta accadere.” Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti. Anche il più piccolo dettaglio. Non c’è un “se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell’altro…” No. Quello che è successo era l’unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perchè noi imparassimo la lezione e andassimo avanti. Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l’ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.

La terza dice: “Il momento in cui avviene è il momento giusto: “Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo. Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, è allora che avverrà.

La quarta ed ultima: “Quando qualcosa finisce, finisce. ” Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione, quindi è meglio lasciarlo, andare avanti e continuare ormai arricchiti dall’esperienza.

Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi è perchè siamo pronti a capire che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato:”


domenica 4 dicembre 2016

La leggenda del ponte arcobaleno...!

La leggenda che si tramanda dalle tribù degli Indiani d’America ed è dedicata a tutte le persone che soffrono per la morte di un loro caro amico figlio fratello anima familiare ANIMALE e a tutti gli animali che sulla terra hanno amato gli uomini. E’ una leggenda bellissima e piena di tenerezza che ci fa ricordare non solo che ci siano più vite al di là di quella che stiamo vivendo ora, ma soprattutto che ci sia una vita più serena e felice da condividere ancora con i nostri fratelli animali in attesa che si si rincarnino e in attesa che molti tra noi possano rincontrarli nella quarta dimensione. La speranza quindi di riabbracciarli un giorno per percorrere con loro il cammino verso l’eterna felicità.

“Proprio alle soglie della dimensione della luce esiste un luogo chiamato il Ponte dell’Arcobaleno. Quando muore un animale che ci è stato particolarmente vicino sulla terra, quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno e li vive sereno con tutti i fratelli animali che hanno lasciato il corpo e la loro famiglia umana.
Ci sono prati e colline perché tutti i nostri amici speciali possano correre e giocare insieme. C’è abbondanza di cibo, acqua e tanto sole, e i nostri amici non hanno freddo e stanno bene assieme. Tutti gli animali che erano stati ammalati e vecchi sono restituiti alla salute e al vigore; quelli che erano stati feriti e mutilati sono nuovamente resi sani e forti, proprio come li ricordiamo nei nostri sogni di un tempo.
Gli animali sono felici, eccetto che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di una persona speciale, che ha dovuto essere lasciata indietro.
Tutti corrono e giocano assieme, ma viene il giorno in cui uno di loro improvvisamente si ferma e guarda lontano.
I suoi occhi brillanti fissano intenti; il suo corpo è preso da un tremito. D’improvviso egli inizia a correre staccandosi dal gruppo, quasi volando sopra l’erba verde, le sue zampe lo portano a correre sempre più veloce.
Tu sei stato scorto e quando tu e il tuo amico speciale alla fine vi ricongiungete, vi stringete l’un l’altro in un abbraccio di gioia, per non lasciarvi più.
Baci di felicità piovono sul tuo viso; le tue mani accarezzano di nuovo il capo del tuo amico tanto amato e ancora una volta guardi nei suoi occhi fiduciosi, che tanto tempo fa erano spariti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore.
Ora, insieme, attraversate il Ponte dell’Arcobaleno…”